Le pazienti operate di tumore al seno hanno l’esigenza di eseguire dei controlli ginecologici sia perchè donne, sia perchè alcune terapie ( p.e. Tamoxifene ) rendono utili esami diagnostici come la ecografia transvaginale. Inoltre queste pazienti spesso hanno l’esigenza di curare gli effetti dovuti al cambiamento del proprio assetto ormonale ed alle terapie effettuate ( chirurgia, radioterapia, chemioterapia, terapie ormonali ). Queste donne , inoltre, indipendentemente dal tipo di chirurgia, risentono del cambiamento della loro immagine corporea e del loro equilibrio emozionale. Spesso la donna, per motivi fisici e non, soffre anche di modificazioni della propria vita sessuale che possono influire negativamente sul desiderio e sulla vita di coppia.
Accanto alle terapie tradizionali , che non solo non devono essere sospese o interrotte senza il parere dell’oncologo e del senologo, anzi devono essere scrupolosamente eseguite come prescritte dai protocolli internazionali, appare auspicabile un percorso di integrazione diagnostico terapeutico che comprenda :
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controllo ginecologico oncologico con pap test
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ecografia transvaginale
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terapie integrazionali
In Italia più del 50% dei pazienti con anamnesi personale positiva per tumore ricorrono alle medicine integrate ( omeopatia, fitoterapia, agopuntura, etc ) sia per lenire gli effetti collaterali delle terapie antitumorali che per migliorare la qualità e lo stile di vita. Questo è ancora più importante quando si subisce un intervento per tumore della mammella per la possibile presenza dei seguenti disturbi :
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vampate di calore
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riduzione delle dimensioni e della elasticità vaginale con secchezza vaginale
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edema localizzato e generale, ritenzione idrica
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diminuizione della libido e difficoltà a raggiungere l’orgasmo
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dispareunia ( coito doloroso ) e disagio psicologico nei rapporti sessuali
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perdita dalla elasticità ed invecchiamento della cute e delle mucose
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bruciore e prurito genitale
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disuria ed incontinenza urinaria
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stanchezza eccessiva ed ansia
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dolori locali e generalizzati con gonfiore e rigidità
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depressione
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Fitoestrogeni
Si tratta di sostanze contenute nelle piante che hanno una azione simile a quella degli estrogeni. Sono considerati una valida terapia dei disturbi della menopausa sia nel breve che nel lungo periodo. Il rapporto rischio-beneficio legato ai fitoestrogeni ne sconsiglia l’uso in pazienti operate al seno. Sembra inoltre che i fitoestrogeni interagiscano negativamente con gli effetti terapeutici degli antiestrogeni e del Tamoxifene.
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Omeopatia
I rimedi omeopatici garantiscono, accanto ad una indubbia azione terapeutica, la assoluta mancanza di effetti collaterali e di controindicazioni. Consentono un trattamento completo e sicuro di tutti i disturbi. I farmaci omeopatici utilizzano principi attivi in dosi infinitesimali, per cui la presenza di sostanza è uguale a zero. ( VEDI OMEOPATIA ) I farmaci omeopatici devono essere prescritti SOLO DA MEDICI OMEOPATI , dopo una visita accurata e dopo essere stati scelti , tra migliaia di rimedi disponibili, secondo le regole della semeiotica omeopatica e con la posologia più idonea.
Alcuni esempi :
Lachesis mutus | tutti i disturbi della menopausa |
Ipeca | nausea e vomito |
Arnica montana | tutti i traumi |
Arnica montana | danni da somministrazione endovenosa di farmaci |
Hypericum | nevralgie |
Ignatia | depressione , panico |
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Fitoterapia
Guidato da un istinto primordiale l’uomo da sempre ricerca nel mondo vegetale il rimedio ad ogni male. La fitoterapia è la più antica espressione della medicina dell’uomo. Si basa sulla somministrazione di piante , o di parti di esse, a scopo terapeutico. I fitoterapici vengono prescritti in modo ponderale ( a differenza della omeopatia ) secondo la regola dose – effetto. Per questo l’azione di un fitoterapico è legata alla quantità di farmaco somministrato. I fitoterapici devone essere sempre prescritti da un medico esperto e possono avere effetti collaterali e controindicazioni anche importanti.
Ginseng | astenia e stanchezza psico-fisica |
Valeriana | ansia ed agitazione |
Hypericum | depressione |
Uva ursi | cistiti |
Pilosella | diuretico, antiinfiammatorio, antimicrobico |
Melaleuca | micosi ed infezioni in genere |
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Terapia ormonale sostitutiva ( HRT o TOS )
Si basa sulla somministrazione di ormoni steroidei . Non è indicata nelle pazienti operate al seno . Potrebbe favorire una recidiva del tumore.
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Tamoxifene
Si tratta di un SERM ( modulatore selettivo dei recettori degli estrogeni ) . Appartiene al gruppo degli antiestrogeni. Tutti questi farmaci impediscono il legame recettoriale tra estrogeni e cellule tumorali evitando quindi la stimolazione della crescita tumorale da parte degli estrogeni. Contemporaneamente all’effetto antiestrogenico sulle mammelle determina un effetto estrogeno-simile su osso, vagina ed endometrio. Determina un aumento di circa il 2,5 % di carcinoma dell’endometrio rispetto ai controlli e di un aumento di sarcoma uterino pari a otto volte quello dei controlli. Circa il 30% delle pazienti sviluppa inoltre una patologia ondometriale come polipi e iperplasia dell’endometrio. Per questi motivi risulta indispensabile, nei controlli delle pazienti operate al seno, la visita ginecologica completata dalla ecografia transvaginale. Si tratta di una terapia comune sia negli stadi iniziali che in premenopausa. Si somministra anche in post-menopausa. Premesso che i benefici della terapia superano di gran lunga i rischi connessi agli effetti collaterali tra questi ricordiamo :
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secchezza vaginale
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leucorrea anche abbondante
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aumento di peso
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caldane
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vampate e sudorazione
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rischio di tumore all’utero
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rischio di ictus e trombosi venosa
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Analoghi del GNRH
Consentono nelle pazienti in premenopausa di determinare una temporanea menopausa. Questo si ottiene attraverso un meccanismo di competizione recettoriale a livello ipofisario con la conseguente riduzione degli estrogeni. Ricordiamo tra gli effetti collaterali
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tutti i sintomi della menopausa ( vedi sopra e alla voce menopausa )
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cefalea
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mal di testa
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sbalzi di umore
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diminuizione della libido
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Ecografia transvaginale ETV
Si tratta di una tecnica semplice ed indolore. Non necessita di riempire la vescica come nella ecografia transaddominale. Pur essendo molto sensibile è poco specifica e quindi , a volte, deve essere integrata da esami come la isteroscopia. L’ETV dovrebbe essere eseguita ogni anno ma in alcune pazienti è sufficiente un controllo bi o triennale. Tutte le pazienti che assumono Tamoxifene devono sapere che questa terapia aumenta il loro rischio di sviluppare una patologia dell’endometrio tra cui il carcinoma. In caso di sintomi ( perdite ematiche ) effettuare un controllo.
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Visita ginecologica e Pap test
Questa dovrebbe essere eseguita almeno una volta l’anno. Per tutti i motivi sopra esposti ( vedi Tamoxifene, ecografia transvaginale, analoghi GNRH ) risulta indispensabile nel follow up della pazienti operate al seno.