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Peniscopia

Lesioni maculari del pene evidenziate alla peniscopia in paziente con HPV DNA positivo per HPV ad alto rischio (Archivio fotografico del Dott.Giuseppe Scaglione )

Lesioni maculari del pene evidenziate alla peniscopia in paziente con HPV DNA positivo per HPV ad alto rischio
(Archivio fotografico del Dott.Giuseppe Scaglione )

La peniscopia è una tecnica per la diagnosi delle lesioni genitali  HPV – relate nel maschio. Permette la identificazione dei condilomi e della Pein ( penile intraepithelial neoplasia ) .

La peniscopia, solo se effettuata  con acido acetico al 5% e uso di colposcopio , è  la tecnica diagnostica più importante per la diagnosi di condilomi e di altre lesioni  HPV-relate  nel maschio.

Sottovalutare l’importanza del partner maschile quale serbatoio e fonte di trasmissione delle malattie HPV relate può indubbiamente aumentare le difficoltà di eradicazione e di prevenzione della malattia.   La peniscopia  è utile   per la evidenziazione e la definizione topografica di lesioni clinicamente evidenti ma anche per la diagnosi e la terapia di  lesioni subcliniche. Ugualmente importante è completare la diagnosi con l’effettuazione della ricerca del virus tramite l’ HPV DNA test. Anche sse non ufficialmente validatata, questa metodica risulta indispensabile sia per il completo inquadramento diagnostico del paziente maschio sia per la individuazione di lesioni sub-cliniche.

La peniscopia non è dolorosa,  è rapida e non invasiva. Essa consiste nella osservazione ingrandita del pene con un peniscopio,  dopo applicazione di soluzione di acido acetico al 5 %. La colorazione biancastra dopo acido acetico non è specifica per lesioni HPV relate. Nella diagnosi differenziale è molto importante l’ esperienza dell’operatore. Il risultato dell’esame peniscopico viene consegnato immediatamente alla fine della visita. 

Le infezioni da papillomavirus possono determinare nel maschio la insorgenza di condilomi ma anche di lesioni pretumorali ( PEIN ) e neoplastiche ( carcinoma del pene ) . Le lesioni HPV relate sono di solito multifocali ed occorre sempre ricercare aspetti  che possono essere correlate ad una displasia ( PEIN) . In questo caso può prevalere l’aspetto a ” puntato ” o nelle lesioni più rare ( e più gravi ) quello di mosaico.

Il ruolo fondamentale dell’ HPV nelle lesioni maschili è avvalorato dal fatto che l’uso regolare del preservativo diminuisce il tempo di regressione dei condilomi rispetto ai pazienti che non lo utilizzano.  

Condilomi floridi - pin 2-3 del pene (Archivio fotografico del Dott. Giuseppe Scaglione )

Condilomi floridi – pin 2-3 del pene
(Archivio fotografico del Dott. Giuseppe Scaglione )

La PEIN ( Penile Intraepithelial Neoplasia )  è una condizione precancerosa del pene. La localizzazione più frequente è il glande. Se non viene curata una percentuale variabile dal 10 % al 30 % di PEIN evolve in carcinoma invasivo squamoso del pene.   La PEIN si manifesta alla peniscopia ( quando visibile ) come una area intensamente aceto positiva ( bianca ) o come una area rossa. Quando le lesioni sono più complesse si sovrappone l’aspetto di epitelio mosaiciforme.

La PEIN è più frequente nei maschi non circoncisi sopra i 50 anni. La PEIN è spesso associata con :

  • Infezioni croniche da HPV ( Condilomi )
  • Lichen sclerosus e Lichen planus
  • Irritazioni croniche dovute a scarsa igiene o altro
  • Fumo
  • Uso di farmaci immunosoppressivi   

La fondamentale importanza sia della diagnosi che del successivo eventuale  trattamento delle lesioni HPV relate nel paziente maschio è confermata dal fatto che il maggior fattore rischio per una donna di ammalarsi di tumore del collo dell’utero o di altre malattie legate al papillomavirus è quello di avere un partner con una condilomatosi genitale.

 Chi deve effettuare una peniscopia ?

  • Partners di donne affette da HPV ( sappiamo che in questo caso la positività varia dal 30 % al 65 % )     
  • Partners di uomini affetti da HPV
  • Uomini che hanno avuto rapporti a rischio di trasmissione di HPV
  • Uomini sintomatici ( che hanno notato qualcosa di insolito )

La peniscopia si effettua in tre fasi :

  1. osservazione con lampada ad ingrandimento dei genitali maschili e, solo  nel caso di rapporti anali,  anche dell’ ano  e della zona perianale
  2. applicazione di garza imbevuta di acido acetico al 5 % per 5 minuti
  3. osservazione con colposcopio ad ingrandimento variabile e luce verde

In caso di PEIN è indispensabile eseguire una biopsia . Questo serve a confermare la diagnosi, escludere un carcinoma invasivo, escludere altre patologie croniche del pene.

Il trattamento delle lesioni maschili è sempre raccomandato. Esso infatti riduce la comparsa di nuove lesioni e di PEIN , probabilmente riduce la trasmissibilità dell’infezione, migliora sicuramente la prognosi del paziente.

Il trattamento può essere medico e/o chirurgico. Il trattamento più idoneo fra quelli chirurgici e senza dubbio il trattamento laser. Il laser consente sia di vaporizzare che di asportare la lesione; non lascia ne retrazioni ne cicatrici. Quando viene effettuata la anestesia locale non è doloroso.

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