standard-title Il vaccino per l’HPV – La prevenzione

Il vaccino per l’HPV – La prevenzione

L’Organizzazione Mondiale della Sanità  ha dimostrato che dopo la disponibilità di acqua potabile , le vaccinazioni sono  lo strumento più valido per risparmiare vite umane. I vaccini,  in generale,  servono a prevenire una malattia infettiva stimolando il sistema immunitario.

Sappiamo ormai con assoluta certezza che alcuni tipi di HPV sono  causa di patologia  tumorale. In Italia mediamente 3500 donne si ammalano ogni anno di tumore della cervice uterina , di queste circa 1500 muoiono di questa malattia. Il 70% di queste neoplasie sono causate da due tipi di HPV : il 16 ed il 18. Entrambi questi ceppi virali sono contenuti nel vaccino.  

In Italia a partire dal gennaio 2008 il vaccino contro l’HPV è garantito gratuitamente alle ragazze di 11 anni fino al compimento del 12 ° anno. E’ importante che il vaccino venga somministrato prima dell’inizio dell’attività sessuale. E’ noto  infatti che l’HPV si contrae con l’inizio dei rapporti sessuali.

In seguito a ricerche eseguite in tutto il mondo si è dimostrato che il vaccino attraverso una risposta immunitaria è in grado di contrastare  l’ infezione da HPV.

Scopo del vaccino per l’HPV è la prevenzione primaria  delle infezioni da HPV.Sono stati studiati vaccini PROFILATTICI anti – HPV che sono basati su analoghi virali non infettivi   e che non hanno un potere curativo,  e  vaccini TERAPEUTICI che potranno in futuro avere un ruolo nel controllo delle malattie HPV relate.

Gli attuali  vaccini anti HPV hanno lo scopo di ridurre l’incidenza nella donna  e , conseguenzialmente, anche nell’uomo, delle lesioni tumorali e pre-tumorali a livello genitale. Il vaccino quadrivalente ( gardasil ) ha inoltre lo scopo  di ridurre l’incidenza anche dei condilomi genitali.

In Italia vengono  commercializzati due  vaccini anti Papilloma Virus Umano . Uno è funzionante contro i virus  tipo 6, 11, 16, 18 e si chiama Gardasil. Tecnicamente si tratta di un vaccino quadrivalente ricombinante. Il Gardasil viene prodotto in lievito ed è adiuvato in sali di alluminio.  Questo vaccino, somministrato tramite iniezione, contribuisce a prevenire le malattie provocate dai genotipi di  HPV presenti nel vaccino . Per ottenere questo  vaccino  viene utilizzato solo il rivestimento esterno del virus costituito da sostanze  che vengono chiamate particelle simil virali o VLP ( virus – like particles ) . Essendo privo del DNA del virus non è in grado MAI di provocare una infezione o una malattia.

Quali sono le indicazioni terapeutiche del vaccino anti HPV ?

Serve a prevenire le displasie di alto grado ed il carcinoma del collo  dell’utero , le lesioni displastiche della vulva,  i condilomi acuminati, provocati dai virus HPV 6 – 11 – 16 – 18

IL VACCINO AIUTA A PREVENIRE MA NON CURA

  1. La vaccinazione non sostituisce i controlli periodici per la prevenzione secondaria del cancro del collo dell’utero
  2. Il vaccino non protegge dai tipi di virus che non sono presenti nel vaccino stesso

GARDASIL E’ DESTINATO A DONNE  DAI 9 AI 26 ANNI 

Tutte le donne fra i 9 ed i 26 anni possono essere vaccinate per i due più importanti HPV che provocano tumori. Cosi si possono prevenire il 70% dei tumori del collo dell’utero.

 

E le donne che hanno più di 26 anni ?

Ogni caso deve essere valutato singolarmente assieme al proprio medico. Infatti non è assolutamente esclusa a priori la vaccinazione in altre fascie di età. 

Le donne che hanno una displasia o un tumore si possono curare con il vaccino ?

NO ! Il vaccino non ha un effetto teraupeutici su tumore, condilomi o displasie .

La somministrazione di Gardasil avviene tramite tre dosi  per via iniettiva. La seconda dose viene somministrata due mesi dopo la prima e la terza sei mesi dopo la prima. Quindi la schedula di somministrazione raccamandata è  0 – 2 -6 mesi.

                                                                                                              Un altro vaccino si chiama Cervarix ed è attivo contro i virus hpv 16 e 18

    Cervarix è indicato per le donne fra i 10 ed i 25 anni anche se è stata  dimostrata una efficace azione preventiva fino a 55 anni .

E’ un farmaco per la prevenzione del carcinoma del collo uterino. Ben il 75 % di questi tumori sono causati dal tipo 16 e 18 . Il Cervarix viene prodotto in cellule di insetto, è adiuvato in sali di alluminio ai quali viene aggiunto il monofosforilestere del lipide A , e cioè un componente della cellula batterica di cui sono note le capacità di agire  da potente adiuvante. 

Posologia di Cervarix: tramite iniezione intramuscolare somministrare tre dosi secondo la schedula raccomandata : 0 – 1 – 6 mesi. Quindi la seconda dose va somministrata un mese dopo la prima e la terza sei mesi dopo.

Controindicazioni del Cervarix : ipersensibilità ai principi attivi o a uno degli eccipienti. Posticipare in caso di febbre grave.

Recentemente due gruppi di ricercatori, uno dell’Albert Einstein College of Medine di New York e l’altro della Charitè di Berlino, hanno valutato la capacità immunogenica dei due vaccini. Attraverso dei test che misurano la neutralizzazione dell’infettività virale si è studiata la capacità di prevenire l’infezione,  che sembra essere superiore nel vaccino bivalente rispetto al quadrivalente. Infatti sembra che  Cervarix induca una risposta di cellule B memoria e di titolo anticorpale da 2 a 9 volte superiore. In particolare la capacità immunogenica sembra essere superiore  per il virus 18. Non sappiamo però se questi parametri si tradurranno in una migliore , o comunque diversa, prevenzione della attività virale in vivo , anche perchè i dati non sono definitivi e si aspettano dati che saranno forniti da studi  internazionali non ancora conclusi.  Quello che è certo è che entrambi i vaccini si sono rilevati efficaci e utilissimi  nella prevenzione dell’infezione e delle lesioni pretumorali.

Come Medico, e come Ginecologo Oncologo, sono fermamente convinto che più donne saranno vaccinate maggiore sarà l’efficacia globale del vaccino , inoltre minore sarà il rischio di contagio per terze persone. Posso ipotizzare che presto la vaccinazione sarà estesa anche ai bambini di sesso maschile. Non dimentichiamo che il maschio, oltre ad essere serbatoio di infezione, e quindi veicolo di infezione per la donna, può ammalarsi di tumori come il cancro del pene, o dell’ano, in parte causati dall’HPV.  

PREVENZIONE

In Italia abbiamo a disposizione delle armi formidabili per prevenire il tumore del collo dell’utero: Pap – test, HPV – test, vaccino anti HPV. Perchè non usarli ? 

Esistono due tipi di prevenzione: PRIMARIA  e  SECONDARIA.

La prima e fondamentale arma che abbiamo contro una malattia è la prevenzione. Prevenire è sempre meglio che  curare.

La prevenzione primaria si effettua con il vaccino ma anche con comportamenti adeguati come l’uso del preservativo . Anche il fumo può favorire il tumore del collo dell’utero, evitare di fumare è una prevenzione primaria.  

La prevenzione secondaria si effettua con il Pap – test e con il test per l’ HPV.

 

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