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HPV Test Donna

HPV test : serve a diagnosticare la presenza del virus ed  è in grado di evidenziare l” HPV ancora prima del Pap test. Il test è assolutamente non invasivo , non provoca dolore e si effettua molto semplicemente in  ambulatorio,  anche se serve un laboratorio specializzato per l’analisi del campione prelevato. Il test prevede l’estrazione del DNA e la ricerca delle sequenze specifiche del DNA virale mediante ibridizzazione molecolare. Il test va effettuato almeno cinque giorni dopo la fine delle mestruazioni. Se il test è negativo va ripetuto dopo tre anni e conviene cominciare a farlo dopo 30 anni di età.   Un test HPV positivo non vuol dire che la donna svilupperà il tumore al collo dell’utero, serve invece al medico per quantificare il rischio della paziente e quindi di effettuare controlli accurati. Infatti queste donne debbono più frequentemente effettuare i controlli dal ginecologo. Le donne che hanno un test HPV negativo e contemporaneamente un pap – test negativo hanno un rischio praticamente nullo di sviluppare il tumore del collo dell’utero.

Mi preme particolarmente sottolineare quanto segue nell’interesse di tutte le mie pazienti:                                                  

L’AMERICAN CANCER SOCIETY RACCOMANDA DI FORNIRE A TUTTE LE DONNE CHE SI SOTTOPONGONO AL TEST HPV LE SEGUENTI INFORMAZIONI:

  1. l’infezione HPV è frequente in tutte le donne sessualmente attive e generalmente non è pericolosa.
  2. la positività all’HPV test non implica una malattia sessualmente trasmessa ma piuttosto una infezione sessualmente trasmessa.
  3. la sola presenza di un HPV test positivo non implica la presenza o la futura insorgenza del cancro alla cervice uterina.

Inoltre l’AMERICAN COLLEGE OF OBSTETRICIAN & GYNECOLOGISTS  propone di eseguire il test HPV assieme alla citologia in tutte le donne sopra i 30 anni. Anche altre associazioni a livello mondiale raccomandano sempre di più l’uso dell’HPV dna test. Analizzando le tendenze internazionali constato la preoccupazione di definire inanzitutto la presenza o meno dell’HPV e poi la resenza di alterazioni ad esso legate.

La biopsia consiste nel prelievo di uno o più ( biopsia multipla )  frammenti di tessuto cervicale sotto guida colposcopica  ( biopsia mirata ). Essa  deve essere  eseguita in modo tale che posano essere realizzate sezioni secondo un piano perpendicolare alla superficie epiteliale. La fissazione del prelievo deve essere eseguita immediatamente.

Biopsia esocervicale:   biopsia mirata per la quale si usano pinze che consentono prelievi piccoli e sottili. Le biopsie cervicali in genere non provocano dolore e talora possono causare sanguinamento, generalmente modesto.

Raschiamento del canale cervicale: il raschiamento endocervicale e’ possibile in ambulatorio senza anestesia. Nei casi in cui il canale cervicale non sia beante va eseguito in anestesia dilatando con gli Hegar. Il prelievo bioptico viene effettuato con una curette che viene fatta scorrere  sulle quattro pareti del canale. Va ricordato che  la valutazione istologica con curettage è  soggetta ad una  variabile  percentuale di falsi negativi.

Biopsia con ansa diatermica: l’ansa diatermica è un efficace mezzo diagnostico nei casi in cui le usuali metodiche , biopsia mirata o raschiamento del canale cervicale,  non consentono una adeguata valutazione delle lesioni. Questo puo’ verificarsi in caso di :

  1. esame colposcopico non soddisfacente
  2. discordanza cito-isto-colposcopica.
  3. sospetto di lesione microinvasiva.
  4. difficile esecuzione della biopsia mirata 

Il prelievo con ansa diatermica puo’ limitarsi all’esocervice, o essere esteso al canale cervicale. Esso puo’ essere eseguito ambulatoriamente, in anestesia  locale o , in casi particolari, in anestesia generale.

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